Orta San Giulio

Sulla sponda orientale del Lago d'Orta c'è un promontorio verde da cui emergono i tetti del borgo medievale di Orta San Giulio. Secondo la leggenda il paese antico sorse sul promontorio davanti all'isola dove San Giulio, nella sua opera di evangelizzazione, costruì la centesima chiesa dopo aver sconfitto il dragone e i serpenti che l'abitavano e dove fu sepolto alla sua morte.

Orta San Giulio, Novara IT
Orta San Giulio, Novara IT

La leggenda racconta che San Giulio per raggiungere l'isola stese il suo mantello sull'acqua e vi cammino sopra e raggiunta l'isola convinse i draghi ad abbandonarla con la sola forza della parola.
Sulla sponda del Lago da cui San Giulio s'imbarcò per raggiungere l'isola, sorse un borgo chiamato Orta che ancora oggi è il punto d'imbarco per tutti coloro che vogliono visitare l'isola di San Giulio con il suo monastero.
Nei secoli bui dopo la caduta dell'impero romano l'isola di San Giulio fu un luogo di rifugio più che di meditazione ed i monaci furono scacciati. Nel VI secolo era un ducato longobardo e quando il suo duca passò dalla parte de Franchi tradendo il re Agilulfo assediò e riprese l'isola ed infine giustiziò il traditore.
Ancora l'Isola di San Giulio è stata il teatro di un lungo assedio nell'anno 962, quello che l'imperatore Ottone I portò a Berengario Re d'Italia che si era rifugiato nel castello sull'isola e per prendere l'isola, che dista solo quattrocento metri da Orta, Ottone impiegò ben due mesi.
L'isola nel secolo X aveva una grande importanza non solo strategica come castrum ma anche politico-religiosa in quanto metà di pellegrinaggi alla Chiesa di San Giulio; il borgo si trovava lungo il tracciato della Via Francisca che metteva il comunicazione i paesi del nord con Milano, Venezia e poi l'Oriente.

Isola di San Giulio
Isola di San Giulio

L'origine medievale del borgo è annunciata dal suo stesso nome che deriva dalla scritta hortus conclusus che compare sullo suo stemma antico e che ancora si può vedere sulla facciata del broletto, oggi Piazza Motta, la scritta dello stemma sottolineava l'indipendenza del Comune, infatti nel 1345 il Vescovo di Novara concesse al borgo d'Orta di darsi un proprio Statuto, così nacque la Repubblica della Riviera d'Orta. L'importanza del borgo crebbe a tal punto che il lago perse l'antico nome, Cusio, per essere conosciuto proprio come il Lago d'Orta.
Con un atto del giugno del 1582 fu decisa la costruzione del Palazzo dell’Università della Riviera di San Giulio, da erigersi nella piazza d’Orta. Il sito non poteva che essere la piazza in cui avvenivano le riunioni , il broletto e così anche l'edificio da cui si amministrava il borgo venne detto Broletto o Palazzotto della Comunità.

Orta San Giulio, Novara IT -a) Broletto della città, oggi Piazza Motta; b)Stemma del città
Orta San Giulio, Novara IT -a) Broletto della città, oggi Piazza Motta; b)Stemma del città

Per andare sull'isola si deve prendere il traghetto al porticciolo di Piazza Motta che attracca al molo dal lato sud dell'isola e da lì basta salire alcuni gradini e varcare una porta per trovarsi davanti alla Basilica di San Giulio. La chiesa che si ammira oggi fu ricostruita nel XII secolo sui resti della chiesa paleocristiana del V secolo seguendo nella pianta quella della Cattedrale di Novara.

Isola di San Giulio vista dalla sponda di Orta – Orta S. Giulio IT
Isola di San Giulio vista dalla sponda di Orta – Orta S. Giulio IT

Durante la visita alla Chiesa di San Giulio l'attenzione è attratta dai numerosi “graffiti” lasciati sugli affreschi dai fedeli che nei secoli hanno frequentato la chiesa.

Basilica: San Giulio e i graffiti
Basilica: San Giulio e i graffiti

Per visitare il resto dell'isola basta seguire l'unica strada che si snoda ad anello lungo un percorso continuo detto Via del Silenzio se percorso in senso orario e Via della Meditazione in senso anti-orario, si deve solo scegliere in che direzione andare per passare un'ora passeggiando e leggendo dei cartelli che riportano massime che inducono alla riflessione.

Isola di San Giulio
Isola di San Giulio

I cartelli sono stati scritti dalla badessa Anna Maria Canopi che è stata, per molti anni, alla guida della Abbazia benedettina Mater Ecclesiae che occupa tutto il centro dell'isola e dove ancora vivono un gruppo di suore di clausura.

Orta San Giulio, Novara IT – Cartello lungo la Via del Silenzio nell'Isola di San Giulio
Orta San Giulio, Novara IT – Cartello lungo la Via del Silenzio nell'Isola di San Giulio

La Casa Marangoni è la casa più antica d'Orta ed è detta anche Casa dei Nani a causa delle quattro piccole finestre che si aprono sopra l'architrave.

Isola San Giulio, Novara IT – Panorama
Isola San Giulio, Novara IT – Panorama


Isola San Giulio, Novara IT – Panorama
Isola San Giulio, Novara IT – Panorama


Orta San Giulio, Novara IT - Casa dei nani
Orta San Giulio, Novara IT - Casa dei nani


Orta San Giulio, Novara IT - Palazzo Gemelli ed il suo giardino all'italiana
Orta San Giulio, Novara IT - Palazzo Gemelli ed il suo giardino all'italiana

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