Civita di Bagnoregio
Il borgo antico di Civita di Bagnoregio è conosciuto come la città che muore
perché lo sperone tufaceo su cui è costruito poggia su banchi d'argilla che si stanno lentamente sfaldando per l'azione degli agenti atmosferici e dei due torrenti che scorrono nelle vallate che circondano il borgo. Il Rio Torbido ed il Rio Chiaro scavano da secoli le due valli tra cui si erge Civita e gli geologi hanno calcolato che le valli diventano ogni anno più profonde di 7 centimetri.
Civita di Bagnoregio oggi
La storia di Civita di Bagnoregio inizia in età neolitica e da allora la frequentazione del sito è stata continua; prima fu città degli Etruschi e poi dei Romani che fecero i primi lavori di contenimento per salvare il colle ed il suo abitato. Poco si sa del paese in età imperiale e dopo il crollo dell'impero seguirono i secoli delle scorribande dei popoli barbari e la dominazione dei Visigoti e Goti finchè nel 774, con la donazione di Carlo Magno entrò nel Patrimonio di S.Pietro e fu anche sede vescovile per cui il papato la amministrò con cardinali-governatori tra cui ci fu anche l'inglese Reginald Pole.
Fu in questo periodo che Civita raggiunse l'apice del suo sviluppo con la formazione di due contrade, Ponte e Carcere e la supremazia sulla vicina Bagnoregio, l'antica Balneum Regis così chiamata, secondo la leggenda, dopo che le sue acque termali fecero guarire Desiderio re dei Longobardi.
Con la fine del Medioevo inizia la fine del borgo. Nel 1348 una pestilenza decimò la popolazione; iniziarono gli smottamenti che nel 1450 fecero scivolare a valle la contrada Carcere; terremoti continuarono a susseguirsi facendo crollare le aree periferiche del borgo. Nel 1695 si verificò un forte sisma (9°-10° della scala Mercalli) e poi un altro nel 1703, a questi eventi seguirono nei decenni smottamenti e frane che hanno causato l'abbandono definitivo del borgo nel 1826.
Così la popolazione fu costretta a spostarsi nella vicina Bagnoregio e abbandonare Civita. Nel suo abitato oggi vivono una decina di persone che si dedicano ad attività di accoglienza delle migliaia di visitatori che ogni anno percorrono a piedi il viadotto che porta a Civita per respirare la magia di un borgo fermo nel tempo.
Foto del 1874 – Civita di Bagnoregio
Il cittadino più famoso dell'antico borgo è San Bonaventura da Bagnoregio che appartenente ai frati minori francescani divenne cardinale ed insegnò filosofia alla Sorbona e si meritò l'appellativo di Doctor Seraphicus. La sua vocazione si manifestò dopo che fu guarito da S. Francesco, fatto che secondo la leggenda sarebbe accaduto nella cosiddetta Grotta di San Bonaventura.
Civita di Bagnoregio, Viterbo – Grotta di San Bonaventura che in realtà è una tomba etrusca
Civita di Bagnoregio: Porta Santa Maria (porta etrusca scavata nel tufo)
Civita di Bagnoregio: dettaglio della Porta Santa Maria
Civita di Bagnoregio – Il Bucaione (un passaggio scavato dagli Etruschi sotto il borgo per raggiungere velocemente la valle sottostante)
Civita di Bagnoregio, Viterbo – Chiesa di San Donato costruita nel VII secolo su un pre-esistente tempio romano, essa si affaccia su Piazza Duomo Vecchio che in età romana corrispondeva al foro
Civita di Bagnoregio, Viterbo - Palazzo Anzilotti
Civita di Bagnoregio, Viterbo – Palazzo Alemanni-Mazzocchi (XVI secolo)
Civita di Bagnoregio, Viterbo – Grotte (originariamente erano tombe etrusche)
Civita di Bagnoregio, Viterbo – la città che muore
Civita di Bagnoregio, Viterbo – timeline
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